Come spiegare il significato della Pasqua ai bambini?

Dopo Natale una delle feste più importanti dell’anno è Pasqua, ma come spiegarne il significato ai bambini? Il termine Pasqua deriva dal nome ebraico Pesah, paesaggio e l’etimologia del termine è comune in quasi tutta Europa. La Pasqua, a differenza di molte altre festività, non ha una data fissa di celebrazione, bensì cambia ogni anno ed è correlata al ciclo lunare. La Pasqua cade infatti la domenica successiva alla prima luna piena di primavera e in base all’equinozio di primavera. Inizialmente la Resurrezione era ricordata ogni domenica e solo successivamente la Chiesa cristiana decise di celebrarla solo una volta l’anno. La Pasqua più “antica” è quella ebraica, attraverso la quale si festeggia la liberazione del popolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto. La Pasqua cristiana, invece, celebra appunto la Resurrezione di Cristo.

I simboli legati alla Pasqua:

  • la colomba, che simboleggia l’inizio di una nuova vita e quindi della Resurrezione;
  • il coniglio, animale molto fertile e simbolo del rinnovamento della vita che coincideva con l’inizio della stagione primaverile;
  • l’ulivo, simbolo di Pace, simbolo di Dio che fa pace con gli uomini sconfiggendo la morte e dando loro la possibilità di risorgere;
  • le uova, simbolo della vita e del passaggio dall’inverno alla primavera.

Le tradizioni legate alla Pasqua nel mondo:

  • in Francia le campane delle Chiese sono silenziose a partire dal venerdì sino alla domenica di Pasqua. I genitori dicono ai bambini che le campane sono volate via sino a Roma, così la mattina di Pasqua in molti si affacciano alla finestra sperando di poter intravedere qualche “campana volante”. Intanto i genitori approfittano del momento di distrazione per nascondere le uova di cioccolato, affinché i bambini possano trovarle nel corso della giornata;
  • in Germania il simbolo è rappresentato dal coniglietto e la domenica di Pasqua i bambini escono in giardino alla ricerca delle uova nascoste, talvolta accompagnate anche da qualche gioco. La sera di Pasqua vige l’usanza di fare dei falò, dove i contadini bruciamo rami secchi per salutare l’inverno e dare il benvenuto alla primavera;
  • in Inghilterra si presta particolare attenzione alle persone più bisognose donando delle offerte. Durante il pranzo pasquale non possono assolutamente mancare gli “hot cross buns“, delle piccole brioches con uvetta e cannella, decorate con una croce fatta di glassa;
  • in Spagna è una festività molto sentita, soprattutto durante la domenica delle Palme che vengono portate dai bambini in chiesa affinché siano benedetti e successivamente appese a porte e finestre per allontanare gli spiriti maligni. Un dolce tipico è la torta “Mona“, decorata con uova di cioccolato e piume;
  • in Grecia si organizzano balli, manifestazioni folcloristiche e processioni. Durante la notte vengono suonate le campane e i fedeli si recano in chiesa accendendo una candela che poi porteranno a casa. Prima del pranzo pasquale vi è la tradizione di giocare alla “battaglia delle uova”, tenendo l’uovo stretto nella mano e colpendo la punta di quello del vicino, vince l’ospite che avrà ancora l’uovo intero al termine della battaglia.

In Italia, invece, tra le tradizioni di Pasqua dedicate soprattutto ai più piccoli è presente quella delle uova colorate e decorate. Le origini di questa tradizione trovano fondamento in un aneddoto del Vangelo, secondo il quale Maria Maddalena dopo essersi recata al sepolcro di Gesù e averlo trovato vuoto, corse presso i discepoli e annunciò la straordinaria notizia. Pietro, uno dei discepoli, la guardò incredulo e disse: “Crederò a ciò che dici solo se le uova presenti in questo cestino diventeranno rosse“. E subito le uova si tinsero di rosso intenso.

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